APERTE LE ISCRIZIONI

PER L'ANNO

2022-2023

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La Scuola

Chi Siamo

La Casetta Fatata è un nido autorizzato per bambini dai 0 a 5 Anni di età. Nasce nel 2016. Fin dai suoi primi anni di attività ha rappresentato un valido punto di riferimento per le famiglie.

Uno degli scopi principali della scuola è di sviluppare nei bambini quell’amore e quella gioia di apprendere che dureranno tutta la vita, fornendo stimoli di sviluppo adeguati alle loro modalità di apprendimento, fornendogli anche tutti quegli strumenti pedagogici che favoriscano uno sviluppo armonico e globale.

La Scuola

Chi Siamo

La Casetta Fatata è un nido autorizzato per bambini dai 0 a 3 Anni di età. 

Nasce nel 2016. Fin dai suoi primi anni di attività ha rappresentato un valido punto di riferimento per le famiglie.

Uno degli scopi principali della scuola è di sviluppare nei bambini quell’amore e quella gioia di apprendere che dureranno tutta la vita, fornendo stimoli di sviluppo adeguati alle loro modalità di apprendimento, fornendogli anche tutti quegli strumenti pedagogici che favoriscano uno sviluppo armonico e globale.

LE CLASSI

La Scuola

NIDO

La sezione dei più piccoli. Tutte le cure e l’accudimento necessario per una fase molto delicata della loro vita.

La Scuola

PRIMAVERA

Un ponte che separa il nido e la scuola d’infanzia. Prepariamo i piccoli ad un’effettiva continuità del percorso formativo.

La Scuola

INFANZIA

La Scuola

PREPARATORIA

In questa fase i bambini vengono preparati con finalità principali quali lo sviluppo dell’autonomia, dell’identità e delle competenze

LE ATTIVITà

Laboratorio Didattico

Tanto divertimento con tanti giochi per la prima infanzia e per bambini un pò più grandi. Cerchiamo di educarli, facendogli condividere passioni ed emozioni.

Laboratorio Sensoriale

Attraverso le mani, i bambini riescono a sentire la superficie dei vari materiali e a descrivere verbalmente tutte le sensazioni tattili e visive trasmesse: il colore, la forma, la qualità della superficie

Attività
Motoria

Dalla semplice passeggiata, fino alla ginnastica per tenerci in forma, ed affrontare ogni nuovo giorno con lo spirito giusto, ed il sorriso sulle labbra.

Lettere e
Giochi

Attraverso lavori di gruppo, i bambini collaborano attivamente su due “mosaici”. Questa tecnica sviluppa la motricità, l’associazione di colori e immagini ed infine i concetti visuospaziali.

Serve Aiuto?

Whatsapp

371 455 9363

Telefono

081 182 87 077

E-Mail

lacasettafatata@gmail.com

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Ecco qualche consiglio per aiutare i genitori a comprendere il tratto dell'alta sensibilità! ...

Oggi ho avuto l' occasione di parlare con una mamma che a settembre inizierà , insieme al suo bambino, il percorso scolastico con noi.

Lei e suo marito sono separati, la paura è tanta perché teme sempre di far mancare "qualcosa" a suo figlio.

Teme che si senta "diverso" . Perché la sua è famiglia "diversa"
.
L' ho rassicurata come ho potuto:

"Siete separati come marito e moglie non come genitori, vivrete insieme a vostro figlio tutti nostri progetti e li vivrete come famiglia, come genitori, vostro figlio vi avrà al suo fianco sempre ed io farò in modo da documentare questo affinché lui abbia dei ricordi dei genitori uniti per lui, della sua famiglia sempre presente per lui."

Poi mi sono ricordata di questo meraviglioso film e del discorso finale...e questo voglio dedicarlo a te:

"Solo perché non si amano non significa che non amino te. Ci sono molti tipi di famiglia, Katie. Alcune famiglie hanno una mamma, altre hanno un papà, o due famiglie. Ci sono bambini che vivono con la loro zia o il loro zio. Alcuni vivono con i loro nonni, e alcuni bambini vivono con genitori adottivi. Alcuni vivono in case e quartieri diversi, in diverse zone del paese. Possono non vedersi per giorni, settimane, mesi o anche anni qualche volta. Ma se c’è l’amore, mia cara, è quello il legame che unisce. E tu avrai per sempre una famiglia nel tuo cuore. Ti mando tutto il mio affetto, bambina. Andrà tutto bene."
Mrs. Doubtfire

Ed io sarò testimone del vostro amore per lui, l'amore di due genitori...della sua famiglia...perché famiglia è dove c'è amore.
...

7 anni fa la mia vita è cambiata.

Ricordo ancora il momento in cui nel capodanno del 2016 , sussurrai a mio padre : " questo sarà l' anno della scuola".

Era marzo quando firmai il contratto di locazione della vecchia sede.

E nel primo maggio del 2016 il sogno divenne realtà.

Sembra trascorsa una vita intera.

Oggi non saprei immaginare la mia vita senza "la casetta fatata" , ogni tanto le parlo come se lei avesse un' anima , come se fosse davvero fatata , come se potesse ascoltarmi.

Nei periodi difficili ho l' immagine di me che la traino o che la sorreggo sulle spalle..e nei momenti leggeri, quelli felici, mi immagino anziana mentre ancora cerco di "lucidare il pavimento" (chi mi conosce sa) con i figli dei miei alunni che corrono in giardino.

Mi fermo, e penso a quante famiglie ho conosciuto in questi 7 anni, quante ne ho viste allargarsi, quante affrontare mille battaglie , quanti bambini si sono stretti alle mie gambe e a quanti ho asciugato le lacrime, con quanti ho condiviso risate.

E tutto questo solo grazie a lei : la mia casetta.

Come ve lo spiego un legame così profondo con un' idea, con un progetto?

Ecco forse l' errore sta qui.

Questa scuola non è un progetto, non è solo un' idea :sono io ...
Io che sono diventata mura , classi, programmazioni, accudimento , amore , pazienza , attenzione....ed ogni tanto anche lacrime, delusione, stanchezza.

La casetta fatata sono io, e tutti i bambini che la abitano , tutte le famiglie che la scelgono e tutte le ragazze che la vivono intensamente insieme a me...

La casetta fatata siamo noi.

E allora....
Buon compleanno a noi , 7 anni oggi.❤️
...

Capitano i periodi no, quando il nostro bimbo è nervoso, protesta, ha scoppi di rabbia o richiede incessantemente la nostra attenzione.
Capitano e sono molto faticosi. Per il bambino. E per noi.
Ma oltre alla fatica, questi momenti ci regalano anche delle buone opportunità.
Ci offrono infatti l'occasione per far sentire il nostro bimbo accolto, con tutte le sue emozioni, anche quelle più difficili da gestire. Per insegnargli che va bene, si può essere stanchi, arrabbiati, nervosi.

È legittimo.

E ci offrono l'occasione per ricordargli che lo amiamo, sempre e comunque.
Che lo apprezziamo. Non perché è obbediente, ci ascolta, si comporta “bene”, ma perché... è lui.

Ti amo perché sei tu, perché mi piaci, e sono felice di essere la tua mamma/il tuo papà.
Queste conferme lo aiutano ad affrontare i periodi no e gli offrono una scorta di sicurezza e fiducia in se stesso che lo accompagnerà per la vita.

Che bello, da adulti, sentire di poter essere veramente se stessi, senza il timore di non essere amati, di perdere l'amore, di non meritarlo.
...

Stasera, per la prima volta, mia figlia che ha 3 anni mi ha chiesto di non accompagnarla in bagno.

" mamma VOGLIO andare da sola"

Per alcuni sarà una sciocchezza, per me che conosco le sue paure è stato un grande passo.

Un altro piccolo passo , che si unisce ai tanti altri nei quali vorrà fare da sola (come giusto che sia) senza volere o avere bisogno del mio aiuto.

Vederli crescere è la cosa più bella alla quale possiamo assistere.

Ed io stasera, più di ieri, vi dico che vi capisco...

Quando li lasciate andare con tanta emozione e nostalgia, io vi capisco.

Quando mi dite " ma quando è successo che è così cresciuto?" e gli occhi si fanno lucidi... vi capisco...e lo affronto con voi.

Lasciarli al mondo... dopo averli "messi al mondo"❤️
...

⭐⭐L' ultimo vagone ⭐⭐

Ogni anno il papà di Martino lo portava dalla nonna per trascorrere le vacanze estive, e poi tornava a casa sullo stesso treno il giorno dopo.
.
Un giorno il bambino disse ai suoi genitori:
.
′′Ormai sono grande
Posso andare da solo a casa della nonna?".
.
Dopo una breve discussione
I genitori hanno accettarono.
.
Sono fermi in stazione in attesa della partenza del treno, i genitori di Martino lo salutano dandogli
alcuni consigli,
mentre Martino ripeteva loro:
.
′′ Lo so, Me l'avete detto più di mille volte ".
.
Il treno sta per partire
e suo padre mormora al suo orecchio:
.
′′ Figliolo, se ti senti male o insicuro, Questo è per te!".
Mettendogli qualcosa in tasca.
.
Ora Martino è solo,
seduto sul treno proprio come voleva,senza i suoi genitori per la prima volta.
.
Ammira il paesaggio dalla finestra,intorno a lui alcuni sconosciuti parlano,
fanno molto rumore,
Entrano ed escono dal vagone.
.
Il capotreno fa alcuni commenti sul fatto che è da solo.
.
Una persona lo guarda con tristezza.
.
Martino ora si sente male
Ogni minuto che passa.
E ora ha paura.
.
Abbassa la testa...
si sente messo all'angolo e solo, con le lacrime agli occhi.
.
Allora ricorda che suo padre
gli ha messo qualcosa in tasca, Tremante, cerca quello che ha messo suo padre.
.
Trova il pezzo di carta, sopra c'è scritto:
.
′′ Figliolo, sono all'ultimo vagone!".
.
Questa è la vita,
dobbiamo lasciare andare i nostri figli,
Dobbiamo fidarci di loro.
.
Ma dobbiamo sempre esserci nell'ultimo vagone, a guardare, se hanno paura o se trovano ostacoli e non sanno cosa fare.❤
...

Voi ci credete ai segnali divini o universali?

Io sì.

Ci sono periodi più intensi degli altri, nei quali magari si susseguono una serie di avvenimenti che ci stancano o meglio ci scaricano.

Ecco io mi trovo esattamente in uno di questi momenti.
Lo definirei un periodo ad "alta intensità."
Così proprio in questo momento così inteso, ieri noto delle margherite sulla cattedra della classe preparatoria .

Le mamme più "datate" ricorderanno il vaso di margherite che avevo in giardino nella vecchia sede...

Quelle margherite furono dono di mia nonna Nunzia che già cagionevole, diede compito a mia cugina di acquistarle da parte sua, specificando che dovessero essere assolutamente margherite e non un fiore diverso.

Per lei le margherite simboleggiavano i bambini, la loro innocenza e la loro delicatezza.

"Ogni margherita sarà un bambino che accoglierai" ...

Dopo poco tempo la piantina crebbe rigogliosa diventando un folto cespuglio, che sopravvisse anche alla nevicata di qualche anno fa.

Mia nonna ci lasciò nei primi di aprile del 2017, le margherite fiorirono per l' ultima volta nel maggio 2019 quando scoprii di essere in attesa.

Dato il mio pollice nero non sono più riuscita a coltivare margherite..
Ma ieri loro erano su quel tavolo , ed io mi sono sentita presa per mano in questo momento difficile.

Non permetterò più a nessuno di turbare la mia serenità, perché i nostri sentimenti, le nostre sensazioni non sono una scelta. I nostri comportamenti , le nostre parole sì.

Ho tanta voglia di riportare le margherite nella nostra scuola..ma ho bisogno del vostro aiuto, chi è disposto a prendersene cura con me?
...

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